FEDERICO II LEGISLATORE E IL REGNO DI SICILIA
Giuseppe Cocchiara
Introduzione di Pietro Corrao
Edizione Nazionale Cocchiara n. 3
ISBN 979-12-5677-014-4
In questo volume, Giuseppe Cocchiara presenta un’analisi approfondita del ruolo di Federico II come legislatore, sviluppando quello che fu l’argomento della sua tesi di laurea in giurisprudenza. Il presente saggio rappresenta uno snodo cruciale del percorso intellettuale dell’autore, che unisce una solida formazione giuridica a una spiccata sensibilità verso le dinamiche culturali e sociali del Regno di Sicilia.
L’imperatore svevo viene descritto come un legislatore visionario, capace di tradurre in norme la complessa realtà di un regno multietnico, fondendo tradizioni locali e aspirazioni universali. Le Costituzioni di Melfi, cardine del progetto normativo fridericiano, emergono come esempio straordinario di modernità, in cui autorità centrale e specificità territoriali trovano un equilibrio innovativo.
Cocchiara dedica inoltre un’attenzione speciale al folklore siciliano che circonda la figura di Federico II. Nella cultura popolare, l’imperatore appare spesso come una figura ambivalente, trasfigurato in un simbolo di potere sanguinario e oppressivo. Questa rappresentazione negativa contrasta con l’immagine storica del sovrano illuminato e riflette le tensioni e i conflitti sociali dell’epoca, fornendo un prezioso spunto per comprendere l’impatto delle sue riforme sulle diverse classi sociali.
Questo saggio, partendo dalla riflessione giuridica, si apre a una visione più ampia, restituendo il Regno di Sicilia come un laboratorio unico di esperienze politiche, sociali e culturali nel cuore del Mediterraneo medievale. Una lettura imprescindibile per comprendere a pieno l’itinerario intellettuale del giovane Giuseppe Cocchiara.
Giuseppe Cocchiara (1904-1965) è stato uno dei più importanti antropologi e studiosi di tradizioni popolari del Novecento, nonché il capostipite della cosiddetta scuola antropologica palermitana. Professore all’Università di Palermo, ha diretto per molti anni il Museo Etnografico Siciliano “Giuseppe Pitrè”. Le sue opere, tra le quali spiccano Il Paese di Cuccagna e Storia del Folklore in Europa, hanno avuto un ruolo decisivo nello sviluppo delle discipline etnoantropologiche e negli studi sul folklore, aprendo nuove prospettive di ricerca.